A proposito del Gay Pride 2018 a Mantova



Gay Pride, lettera aperta

[10 giu 2018] Ci sia consentito di non condividere l’adozione del Gay Pride da parte del Comune di Mantova: una presa di distanza sottoscritta da parte nostra senza enfasi o supponenza ma in tutta serenità, nella convinzione che in democrazia ogni opinione – a maggior ragione, una voce fuori dal coro del politicamente corretto – abbia diritto di cittadinanza.

Sappiamo bene che i motivi per cui tale manifestazione viene organizzata sono diversi: tra questi, c’è sicuramente l’intento di combattere le deprecabili manifestazioni di intolleranza che ancora colpiscono le persone omosessuali. E’ un obiettivo condivisibile: omosessuali e transgender hanno diritto al massimo rispetto, come ogni altro essere umano. Ma la nostra condivisione si ferma qui.

A ruota, infatti, il Gay Pride scatena inevitabilmente crociate, parole d’ordine e rivendicazioni a volte intolleranti e sempre estremamente divisive. Soprattutto, tramite queste manifestazioni si vuole imporre un sistema di valori che, invece, riteniamo si possa legittimamente non condividere. Per quanto ci riguarda, rivendichiamo infatti la libertà e il diritto di prendere le distanze da certe prese di posizione su temi delicati e complessi quali la famiglia, le figure genitoriali, l’ideologia gender, l’adozione ugualitaria, l’aborto, l’utero in affitto. Non intendiamo dare lezioni a nessuno, ma ci si lasci democraticamente e legittimamente sostenere un sistema di valori “altro” rispetto a quello propugnato dagli organizzatori del Gay Pride. Nella nostra visione, riteniamo in tutta coscienza che ogni bambino abbia diritto ad avere un papà e una mamma; che la famiglia tradizionale sia alla base della nostra società; che l’utero in affitto sia una pratica aberrante e l’aborto sempre una sconfitta.

Ribadiamo dunque ferma contrarietà alla decisione del Comune, che ha voluto ospitare il Gay Pride 2018 (se altri hanno fatto un passo indietro, una ragione ci sarà) e finanziare con soldi pubblici organizzazioni private già ampiamente supportate da lobby e mass media. Quanto meno, ci siano risparmiati gli eccessi, le provocazioni gratuite, le espressioni di pessimo gusto che spesso hanno fatto corollario alla kermesse prossima ventura.

Alessandro Colombo (Presidente Associazione 12 Aprile)
Romano Bondavalli (Presidente Circolo Culturale Mantovano G. Guareschi)
Massimiliano Esposito (Presidente Circolo La Croce)
Marco Faroni (Presidente Forum Associazioni Familiari Mantova)
Tiziano Fasciglione (Presidente Centro Aiuto alla Vita Asola)
seguono altre firme