Paolo del Debbio: "Ottimismo, nonostante tutto"

[4 mag 2017] "L'Italia, nelle classifiche elaborate annualmente dall'Economist, è tra i primi dieci paesi al mondo per capacità di fare impresa. Un risultato straordinario, se si pensa siamo veleggiamo dal 35° al 42° posto (su 163 considerati) nella classifica degli Stati che creano effettive condizioni per lo sviluppo. In altre parole: nonostante gli sforzi dei governi e delle amministrazioni per zavorrare l'attività imprenditoriale (fisco iniquo, burocrazia, ipertrofia legislativa) abbiamo la capacità di competere con i giganti dell'economia mondiale". Con questa ventata di ottimismo - guardando al bicchiere mezzo pieno - ha esordito Paolo del Debbio che, partendo dai concetti espressi nel suo libro sull'etica del mercato, ha tracciato un profilo in chiaroscuro del nostro paese. Stratega della "ascesa in campo" di Silvio Berlusconi, da diversi anni il toscano Del Debbio ha lasciato la politica attiva per l'attività giornalistica in TV, con successo: "nonostante la concorrenza del commissario Montalbano e fiction varie" è regolarmente tra i conduttori con il più alto tasso di share. A proposito delle sue trasmissioni, rivendica con orgoglio i contenuti (alla fine "tratto, discuto e mi inc***o sempre per diritti negati") e la forma, capace di coniugare il linguaggio del bar con quello dell'Università (Del Debbio conserva una cattedra alla Iulm): "Mi sono andato a leggere i 10 volumi sui lavori dei padri costituenti, che documentano lo sforzo di scrivere la Costituzione esprimendosi nel modo più chiaro e semplice", lontano dal burocratese e dal politichese imperanti. E poi l'elogio di Montanelli e degli amministratori locali "i quali, avendo fatto o facendo la gavetta, sono più preparati di certi parvenu eletti in parlamento, che ignorano non solo l'inglese ma pure il congiuntivo, o i nostri capoluoghi di provincia". Fosse per lui, deputati e senatori dovrebbero conseguire un patentino: 6 mesi a ripassare l'italiano e studiare diritto costituzionale, prima di poter entrare a Montecitorio o Palazzo Madama. Domande e risposte, e la fila per autografare il libro a ore piccole. Infine la politica: periodicamente, Del Debbio viene indicato come una delle poche figure del centrodestra con le carte in regola per raccogliere l'eredità politica di Berlusconi. La risposta secca è "Voglio fare il giornalista" ma chissà... 
Una bella serata, con una nutrita platea (presenti i vertici di diverse associazioni) qualificata e attenta: Del Debbio vi ha partecipato senza alcun compenso, pregando (come fa nelle sue trasmissioni) di voler soccorrere direttamente, senza intermediari, una famiglia in estrema difficoltà. Per chi volesse contibuire: iban IT88J0103013700000003060291 su MPS/Lucca, intestazione “Bertuccelli Maria Teresa”, causale “Liberalità”.