TUTTO ESAURITO PER LA RIMPATRIATA CON GHELFI

[8 apr 2016] Un successo la serata organizzata dall'associazione con il giornalista Luciano Ghelfi che, pur lavorando a Roma da 25 anni, tutti spesi in Rai, si sente ancora profondamente mantovano: anzi, di San Pio X. Un attaccamento che Ghelfi ha dimostrato in tantissime occasioni, brevemente ripercorse durante la carrellata di immagini con cui è stato stimolato dal presidente Alessandro Colombo e dal collega Werther Gorni: dal bianco e nero di un Ghelfi giovanissimo fotografato alle spalle di Rivera e Zaniboni, fino al colore dei suoi recenti reportage (Cremlino, G8, Casa Bianca, Indonesia) indossando sulla giacca l'immancabile tartaruga di Tazio Nuvolari. Le immagini si sono trasformate in altrettanti spunti per tornare con la memoria alle amicizie di gioventù, agli esordi nella professione, alla figura di don Ulisse ("il mio secondo padre..."); per passare poi al suo ruolo di inviato speciale, conduttore e oggi quirinalista che gli ha consentito di seguire in presa diretta i passaggi più importanti della vita politica italiana e internazionale degli ultimi decenni. Ecco dunque il racconto di inediti retroscena e intriganti dettagli di vicende vicine e lontane: la nascita della Lega Nord con un Umberto Bossi vero leader e trascinatore, il complotto internazionale per far cadere Berlusconi (lo scoop della decadenza del Cavaliere fu dato da Ghelfi in diretta, così come in diretta ebbe ad annunciare la caduta del governo Prodi), gli scontri con Pannella, le perplessità sulla gestione delle tempistiche che in qualche modo accomuna i casi Guidi e Sodano, la vicenda Boschi ("potrebbe cadere per Banca Etruria ma non per la Guidi"), il Mattarella che a telecamere spente è inaspettatamente arguto conversatore ("grande esperto di calcio, tifa Inter e Palermo"), i pronostici per le elezioni dei sindaci di Milano e Roma... Inedite le rivelazioni sul sorpasso all'ultimo respiro di Mantova su Ercolano per il titolo di capitale italiana della cultura 2016 (in Rai erano pronti solo servizi a commento della vittoria della cittadina vesuviana) e sul ruolo decisivo dello stesso Ghelfi nella sollevazione "popolare e parlamentare” che costrinse il ministro Franceschini a inserire Mantova nella lista dei 20 sistemi Museali italiani, da cui era stata inizialmente escusa. Episodio goffo - ma non isolato - a riprova del fatto che Mantova non godesse allora i favori della burocrazia ministeriale. Ma anche due casi (Mantova Capitale e l'inserimento tra i 20 musei autonomi) in cui la città dimostra che, quando abbandona gli interessi di bottega per fare sistema, non ce n'è per nessuno. "Per Mantova, il Mantova e i mantovani di città e provincia" ha sottolineato Colombo "Luciano c'è sempre" ricordando soprattutto i suoi servizi in occasione del terremoto, la conduzione del premio Acerbi, "GovernIncontra" al Bibiena, le presentazioni della squadra al Martelli e la diretta Rai dello spareggio promozione Mantova-Pavia, che andò in onda a spese di quello del Napoli.

[Alcune foto della serata]